I POLLINI – DOTT.SSA C. UASUF
Dott,Ssa C. Uasuf Cell. 3395975737 – www.allergologiapalermo.it
Le particelle di polline sono strutture complesse che partecipano ai meccanismi che servono alle piante per riprodursi. Il polline si trova nel fiore e in particolare sugli stami posti al suo interno e gioca il ruolo di componente maschile dell’apparato riproduttivo, mentre nei pistilli, un’altra parte del fiore, ci sono le strutture riproduttive femminili. La loro unione si definisce impollinazione e può avere come esito la formazione del frutto, che contiene il seme. Questo serve per rinnovare e diffondere la pianta. In alcune specie di piante, tutti i fiori hanno sia la componente maschile che quella femminile, e questa è l’organizzazione che rende più facile l’impollinazione. In tutte le altre piante i pollini “viaggiano” da un fiore all’altro per ottenere l’impollinazione. Tre sono i sistemi principali di diffusione del polline: esclusivamente attraverso gli insetti (per le piante definite entomofile), parzialmente mediante insetti ed esclusivamente attraverso i flussi di aria (piante anemofile). I pollini delle piante anemofile, grazie alle loro caratteristiche strutturali, possono arrivare a centinaia di chilometri di distanza dal fiore che li ha rilasciati. Altre piante anemofile, per facilitare l’impollinazione, liberano grandissime quantità di polline. Pensando al polline come causa di allergia, si può immaginare quanti fattori diversi possano influenzare la frequenza e la diffusione di questa condizione. Pressoché in tutte le aree geografiche ci sono piante che producono pollini che fungono da allergeni. Nell’area del bacino del Mediterraneo, quelle che più frequentemente sono causa di allergie sono: parietaria, graminacee, olivo, cipresso e piante simili, betulla, artemisia . Ciascuna di esse ha un periodo di fioritura caratteristico che però può variare in base al clima. Anno per anno vengono pubblicati calendari delle fioriture che sono indicativi dei periodi a maggior rischio di diffusione dei pollini e quindi anche di sviluppo di allergie e questi calendari permettono di impostare cicli di prevenzione e cura.